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Numero 1233° domenica 24 novembre 2024

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Capello: 'Con Montella ho chiarito'


L'allenatore rompe il silenzio stampa per tentare di calmare l'ambiente e chiudere la lite con l'attaccante. "Ora pensiamo alla partita con il Parma".

ROMA - Le due facce del popolo giallorosso. La reazione ai fatti e misfatti di Napoli, allo scudetto sfumato stanno tutte nel rinnovato entusiasmo dei romanisti che in due ore hanno fatto sparire ogni biglietto per lo storico incontro di domenica: tutto esaurito, dunque, per Roma-Parma, con soli 50 parmigiani in uno stadio da 75 mila. A Trigoria a prendere in mano la situazione è stato Capello. Dopo l'autocritica di Montella, ecco l'allenatore che, pur senza arretrare di un millimetro dalla posizione di chi ha la ragione in tasca sul caso Aeroplanino, spande per l'etere e sui taccuini dei giornalisti un'abbondante dose di ottimismo.

Ha appena incontrato per un faccia a faccia che sa di tregua, valida però solo fino a lunedì prossimo, proprio quel Montella che giusto due giorni fa l’aveva insultato senza mezzi termini. "E’ stato un confronto tra uomini, sereno. Le scuse? Vincenzo aveva fatto già quel che doveva. Tutti sbagliamo, ma io a Napoli penso di aver fatto le scelte giuste: ho inserito Zanetti perché soffrivamo a centrocampo. Montella per me è e resta un giocatore come tutti gli altri". Non può negare però che la questione tornerà presto d'attualità. Quella tra Capello e l’attaccante partenopeo è una convivenza possibile solo per i tifosi giallorossi che per amore della Roma sognano il compromesso storico. Ieri a Trigoria striscioni per Capello, cori per Montella. Ma sul futuro del goleador, Capello si limita a uno "spero, credo, che resti". Nessuna certezza, quindi. "Io penso solo a domenica". E per il fronte che più interessa il popolo in fermento, le certezze non mancano: "Non temo niente e nessuno. Vinceremo questa sfida, è la partita della nostra vita. E ricordo a tutti che ad inizio stagione avremmo firmato per una posizione di classifica come questa: due punti di vantaggio e partita in casa alla trentaquattresima. Certo, l'amaro in bocca c'è, per il gollonzo di Napoli. Ma domenica trasformeremo l'amaro in dolce". Una settimana di veleni. Si parla di telefonate tra giocatori, di motivazioni che vanno e vengono. "Pensiamo al campo e non ai fantasmi. L'ultima cosa che voglio è una vigilia di veleni. Non parlo né del Parma né dell’Atalanta. Credo nell’onestà di calciatori e allenatori. E se Chiusano chiama in causa il Parma è il Parma a dover rispondere".

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