L'ultimo bacio
"L'ultimo bacio": quei violini suonati dal vento
Il terzo film di Gabriele Muccino consacra il talento del giovane regista.E' davvero difficile non essere coinvolti emotivamente dalle storie di Gabriele Muccino, racconti semplici e allo stesso tempo pieni di poesia e nostalgici ricordi. Dalle giovani gelosie di "Ecco fatto" agli amori adolescenziali di "Come te nessuno mai", fino ad arrivare a "L'ultimo bacio", il giovane regista romano ha dimostrato di essere un delicato e attento cantore dell'amore, riuscendo a fare dei suoi film delle entità fisiche fortissime, visto l'inevitabile coinvolgimento dello spettatore in un tema tanto universale. Proprio questa forte identificazione rende la visione tangibile, raggiungendo un grado di consapevolezza dei personaggi di raro impatto emotivo. In questo si è ulteriormente aiutati dalla scrittura attenta del Muccino sceneggiatore, semplice e vera, spietata nell'analizzare la fragilità degli equilibri di un rapporto e pronta nel non dare niente per scontato senza ricorrere a inutili colpi di scena, bensì evidenziando i dubbi e le incertezze dei suoi personaggi non più solo adolescenti e proprio le superate difficoltà di quest'analisi delle diverse stagioni dell'essere umano rendono "L'ultimo bacio" molto più di un'opera riuscita. Andando oltre i meriti tecnici e artistici del film che sono tanti, dall'eccellente impianto visivo alle coraggiose scelte stilistiche (magnifici i piani sequenza), fino all'uso perfetto del commento musicale che abbraccia tutto il film, è senz'altro il caso di fare un paio di considerazioni. Innanzitutto, la fortuna di avere in Italia un produttore attento come Domenico Procacci che sempre ha avuto il coraggio di rischiare con i giovani talenti, e allo stesso tempo rendersi conto che uno di questi, proprio Gabriele Muccino, ha potenzialità enormi ancora inespresse, cosa che gli uomini dalla vista lunga della Miramax hanno presto intuito mettendolo sotto contratto e portandoselo negli Stati Uniti (e pur augurandogli tutta la fortuna possibile, spero si tratti solo di un trasloco provvisorio). Un film di cui resta l'ultimo bacio, il ricordo più bello. Prima del prossimo.