Il sarto di PanamaIl sarto di Panama: Come rubare 2.000.000 di $ ed essere felici TRAMA Harry Pendel, di mestiere sarto e residente a Panama, viene reclutato da una spia inglese, Osnard, per ascoltare le conversazioni dei politici e generali locali usi a farsi vestire da lui... Un po' per gioco e un po' per necessità economiche, Harry si fa prendere la mano ed inizia ad inventare di fasulle opposizioni silenziose e di complotti nascosti, tanto che gli inglesi convincono la milizia statunitense ad attaccare Panama in difesa dei propri interessi sul golfo. Recensione Peccato vedere un attore strepitoso come Geoffrey Rush, anche qui in stato di grazia, sprecato in tanti filmetti di serie B: "Quills - La penna dello scandalo" per restare alla storia più recente, come anche "Mystery Men", "I miserabili", e l'elenco potrebbe continuare. Forse alcuni attori sono condannati. Robin Williams è un esempio perfettamente calzante in questo senso. "Il sarto di Panama", firmato da un John Boorman che oramai da tempo ha perso l'ispirazione, è uno strano miscuglio di generi che, ruotando attorno agli inganni a catena perpetuati dai protagonisti della storia, non riesce mai a decollare e a trovare una sua precisa identità. Parte bene: serrato, intrigante, originale, ma proprio al momento di cambiare marcia si scolla. Il farsesco diventa demenziale; il giallo, surreale. Qualche stimolo tentano in extremis di darlo l' "ancoraperpocobond" Pierce Brosnan, che qui può finalmente dare sfogo a tutte le sue pulsioni ribelli, soffocate a fatica nei panni di 007 e la sempre mozzafiato Jamie Lee Curtis sulla quale i segni del tempo, aihnoi, cominciano a diventare irreversibili. Nonostante questo tutta l'architettura del film traballa pericolosamente e si trascina sino ad un finale freezato con un fermo immagine stile telefilm anni ottanta che più kitsch non si può! |