Maturità, oggi la terza prova
Dopo tre giorni di stop il temuto questionario
a risposta multipla
ROMA - Tre giorni di tregua per circa mezzo milioni di studenti alle prese con la maturità. Conclusa la seconda prova scritta, l'appuntamento con aule e commissari è fissato per questa mattina, giorno della terza prova scritta: il temuto questionario a risposta multipla.
Da quest'anno il terzo scritto diventa più articolato. Sono infatti previste diverse tipologie di prove: quesiti a risposta singola e multipla, trattazione sintetica di alcuni argomenti, analisi di casi pratici, problemi a soluzione rapida, sviluppo di progetti. Le commissioni potranno anche decidere di articolare la prova utilizzando il numero massimo di domande previste: vale a dire quaranta.
Per gli orali appuntamento a partire dal 2 luglio. Ogni commissione stabilirà infatti autonomamente la data dell'orale, che prevede la valutazione su tutte le materie e la presentazione di una tesina.
(25 giugno 2001)
Fuga di notizie, indaga la Procura
Il ministero:"Prove regolari"
ROMA - Non formula ipotesi di reato, né fa nomi. Ma la procura di Roma ha deciso comunque di aprire un fascicolo sul caso "tracce di maturità in Rete". Il provvedimento è partito in seguito alla denuncia del Codacons, che invoca l'intervento della magistratura per controllare eventuali violazioni penali, a proposito della diffusione in Internet delle tracce date all'esame di maturità. Non è stato ancora stabilito il nome del pm che dovrebbe seguire l'inchiesta.
In mattinata, invece, segnali di rassicurazione sulla regolarità dello svolgimento delle prime due prove scritte erano arrivati da parte del sottosegretario all'Istruzione, Valentina Aprea. Secondo la quale, lo svolgimento dell'esame di maturità non sarebbe stato intaccato dalla fuga di notizie su forum, chat e cellulari Wap.
Inchiesta e chiarimenti arrivano nel pieno delle polemiche sulla facilità di accesso alla Rete da parte dei ragazzi, e in attesa della terza prova scritta che si svolgerà lunedì. "Al momento - sottolinea il sottosegretario Aprea - non ci risulta che siano state commesse irregolarità, ma sono comunque in corso delle indagini". Il punto, spiega, è un altro: "Dobbiamo fare i conti con le nuove tecnologie, anche modificando il modo di comunicare all'esterno tenendo conto dei tempi più rapidi imposti dalla Rete". Quanto ai cambiamenti annunciati nella prassi di diffusione delle tracce d'esame, al ministero, assicura Aprea, si sta già lavorando sulla questione. Ad ogni modo, precisa, "non è stata intaccata la regolarità dello svolgimento delle prove".
Eppure, la maturità edizione 2001 è già definita come quella all'insegna dell'Internet-esame. E la presenza di cellulari è stata ammessa anche da diversi studenti. I telefonini, rileva però Aprea, "dovevano essere ritirati prima dell'inizio delle prove d'esame. Semmai, al riguardo, ci sono responsabilità di altro tipo: non certamente imputabili al ministero dell'Istruzione, bensì - conclude il sottosegretario - alle commissioni d'esame che dovevano controllare".
Sempre oggi, sul tema delle tracce d'esame interviene anche l'Associazione nazionale presidi. Il presidente, Giorgio Rembado, sostiene che le procedure vanno modificate, dato che a fronte di una "procedura arcaica, ci si trova ad avere a che fare con una tecnologia sempre più avanzata". E il leader dell'associazione solleva un'ulteriore questione: "Non ha senso che le tracce delle prove scritte d'esame vengano definite dal ministero dell'Istruzione per poi essere inoltrate alle scuole. Evidentemente, anche alla luce del processo di autonomia, le scuole potrebbero definirle in proprio".