Frigo confessa: "Ho usato l'Epo"Il ciclista, interrogato oggi a Firenze dal pm Bocciolini, rivela in un'intervista a Panorama di aver fatto uso di sostanze proibite e di averle acquistate anche su Internet. "Ma l'Hemassist al Giro non l'ho usato". FIRENZE - Dario Frigo vuota il sacco. In un'intervista a Panorama, il ventisettenne campione di ciclismo licenziato un mese fa dalla Fassa Bortolo ha ammesso di aver fatto uso di molte sostanze proibite da quando è divenuto professionista, nel 1996. "Talvolta ho usato anche l' Epo, ma in dosi abbastanza piccole: me lo iniettavo da solo, con iniezioni sottocutanee". Quanto all'ultimo Giro d' Italia, invece, il corridore, interrogato stamani a Firenze dal pm Bocciolini, "ha dichiarato - secondo Panorama - di aver assunto solamente l' Androderm. Ha detto di averne acquistato in Svizzera, in due farmacie a Lugano e a Chiasso, ma anche presso un misterioso fornitore, tale Vincenzo, un cicloamatore che lo aveva avvicinato a Seregno nell' aprile 2001". "Frigo - prosegue il settimanale - ha dichiarato anche di aver trovato l' Hemassist collegandosi a un sito internet: 'Alla meta' di maggio mi dissero di andare alla Malpensa. Si presentò un uomo sui 30-35 anni, scuro di carnagione, con gli occhiali neri, i capelli lunghi sulle spalle. Parlava un ottimo inglese ma per me era italiano. Mi consegnò due fiale di Hemassist legate fra loro con dello scotch marrone. Le pagai un milione e 700 mila lire". Le stesse fiale che poi i carabinieri gli avrebbero trovato in camera a Sanremo. Frigo giura però di non averne fatto uso: 'Le tenevo con me solo per avere un maggiore senso di sicurezza: la disponibilità di qualcosa che, in astratto, mi potesse aiutare. Ma non ho mai assunto l' Hemassist'". L'interrogatorio di Firenze - Il pm Luigi Bocciolini, nell'ambito dell'inchiesta sul doping avviata dopo il blitz di Sanremo al Giro d'Italia, ha cominciato oggi gli interrogatori. La prima testimonianza è stata appunto quella di Frigo. L'ex maglia rosa, licenziato dalla Fassa Bortolo, era accompagnato dall'avvocato Cecconi con il quale si è presentato davanti al magistrato fiorentino. L'interrogatorio è cominciato intorno alle 10 ed è finito alle 11.40. Al termine il ciclista non ha rilasciato dichiarazioni. Anche il pm è stato molto vago e sull'interrogatorio di Frigo si è limitato a dire "non si è rifiutato di rispondere". Si è parlato anche di Hemassist: "Credo che questa sostanza - ha aggiunto Bocciolini - non sia né in sperimentazione né in commercio, ma so che è molto difficile assicurarne la conservazione". I prossimi interrogatori saranno effettuati a metà luglio, dopo cioè che i 140 campioni saranno esaminati dal laboratorio romano. Domani, però, potrebbe essere tuttavia il giorno di Marco Pantani. (28 GIUGNO 2001, ORE 11:30) |