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Tutte le stelle in un click


La Società Astronomica Americana ha realizzato uun catalogo digitale del cielo che contiene oltre 500 milioni di stelle. Al progetto ha partecipato anche l'Osservatorio Astronomico di Pino Torinese. di Antonio De Blasi

Tutte le stelle in un click, catalogate e mappate. In una conferenza stampa tenutasi a Pasadena, dalla Società Astronomica Americana, è stato presentato il GSC-II: Guide Star Catalog II, una mappatura digitalizzata del cielo, contenente oltre 500 milioni di stelle. Nel progetto hanno partecipato l'Istituto scientifico di Baltimora e l'Osservatorio Astronomico di Pino Torinese (TO). Il catalogo fornisce la posizione, la luminosità e il colore di circa 500 milioni di stelle, un numero 20 volte superiore alla versione precedente del catalogo e risalente al 1989. Mentre la prima versione del GSC arrivava a stelle di magnitudine quindicesima, l'attuale raggiunge la diciannovesima. Entro l'estate 2002 è prevista la catalogazione fino alla ventesima magnitudine. Ricordiamo che l'occhio umano in un cielo buio e terso è in grado di percepire oggetti fino alla sesta magnitudine.
Il catalogo costituirà un prezioso strumento non solo per i grandi telescopi, come l'Hubble o il Very Large Telescope dell'ESO, che potranno così effettuare puntamenti ed inseguimenti sempre più accurati di oggetti deboli, ma anche per gli astrofili, che avranno a disposizione ottime mappe celesti, utili per l'individuazione di stelle variabili e supernovae. La prima versione del GSC è stata completata nel 1989, esattamente un anno prima del lancio del Telescopio Spaziale. Ha richiesto otto anni di lavoro, oltre 1.400 fotografie. Il nuovo catalogo è stato realizzato, invece, con la digitalizzazione di oltre 4.400 lastre (nei tre colori rosso, blu, vicino infrarosso). Ogni pixel corrisponde a un secondo d'arco, 1/3.200 dell'ampiezza del disco lunare. Per l'emisfero boreale le foto sono state effettuate con lo Schmidt Telescope dell'Osservatorio di Palomar (California) mentre per l'emisfero australe si è impiegato l'Anglo-Australian Telescope. Il catalogo è disponibile su Internet. Per ulteriori informazioni potete contattare il dott. Mario G. Lattanzi nell'Osservatorio di Pino Torinese (TO) e-mail: lattanzi@to.astro.it (28 GIUGNO 2001, ORE 14:20)