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Scudo Spaziale: test riuscito


Tuttto bene per il quarto esperimento voluto dal presidente Bush: il missile ha distrutto la testata-bersaglio. Vana la protesta dei militanti di Greenpeace. Mosca infuriata: "Un passo contro il disarmo".

WASHINGTON - Ha avuto pieno successo il test missilistico voluto dal presidente degli Stati Uniti, George Walker Bush, in vista della costruzione dello "scudo" di difesa. Alle 5.09 di questa mattina il missile intercettore partito da Kwajalein, isoletta del Pacifico, ha raggiunto e distrutto la testata bersaglio, un missile a raggio intercontinentale Minuteman II, lanciato dalla Vanderberg Air Force Base, in California. L'impatto è avvenuto, come previsto, a 230 chilometri dalla superficie terrestre.

A poco sono valsi i tentativi fatti dagli attivisti di Greenpeace, che hanno tentato di ostacolare l'operazione, gettandosi in mare da un gommone al largo della California centrale, e cercando di raggiungere a nuoto la costa, dove il missile stava per essere lanciato. Un ritardo di 2 minuti sull'orario stabilito: questo l'unico risultato ottenuto dagli ambientalisti. Quattro dei quali sono stati arrestati dalla polizia statunitense.

L'amministrazione Usa è soddisfatta, ed il generale Ronald Kadish, direttore del programma di difesa missilistica del Pentagono ha annunciato che nel corso del prossimo test, previsto per ottobre, verranno aggiunti elementi di complessità. Falsi bersagli, ad esempio, che - nel caso di un attacco reale -verrebbero impiegati dall'aggressore per "confondere" gli intercettori statunitensi.

Ma Mosca non ha affatto digerito l'esperimento. Il portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexandr Yakovenko, ha dichiarato: "Questo test costituisce un altro passo contro il disarmo e la non proliferazione nucleare, incluso il punto chiave di tale processo, e cioè il Trattato Abm".