Il rock di Carmen invade TaorminaCarmen a Taormina con una formazione classica di oltre 60 strumentisti. Il Dvd e il nuovo disco: ecco tutti i progetti di Carmen TAORMINA – “Sto realizzando il mio sogno di sempre: riarrangiare per orchestra tutte le mie canzoni importanti. Importanti per me, da Blunotte a Contessa miseria. Non si tratta di rock sinfonico ma di arrangiamenti veramente rétro”. E’ Carmen Consoli che parla. Parla da Taorminarte, onoratissima di tenere a battesimo, domenica 15 luglio, il suo nuovo cd live (il primo live, il quinto dopo Due parole, Confusa e felice, Mediamente isterica e Stato di necessità). Nuovo nella forma ma non nella sostanza. Infatti, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, dal palco del teatro antico di Taormina Carmen canterà – e registrerà – i suoi successi di sempre. La novità consiste nel fatto che ad accompagnarla non saranno gli amici catanesi (ricordiamo Massimo Roccaforte alla chitarra, Leandro Misuriello al basso e Puccio Panettieri alla batteria) ma un’orchestra di oltre cinquanta elementi, l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Un po’ come (con le dovute proporzioni: allora gli elementi erano una trentina, l’orchestra era quella di Roma) succedeva in Stato di neccesità dove, in mezzo al jazz, al soul e alle contaminazioni latino-americane, c’era spazio anche per i fiati e gli archi diretti da Paolo Buonvino (ricordate le canzoni L’ultimo bacio e Orfeo?). Ma c’è dell’altro. Il teatro greco di Taormina non fungerà solo da sala di registrazione. In questo suggestivo sito archeologico la ventiseienne “cantantessa” siciliana, vincitrice del Premio Italiano della Musica 2001, girerà un dvd. Carmen, dove nasce la tua passione per l’orchestra sinfonica? Nasce dalla necessità di accostare la mia musica a sonorità diverse. Lo step sinfonico è ciò di cui al momento ho bisogno. I tuoi autori di riferimento li conosciamo tutti: da Tori Amos a Carole King e Janis Joplin. Se dovessi citare il tuo compositore classico di culto, chi citeresti? Sono molto affascinata da Bach, Mozart e Chopin. Poi, più in là, sono innamorata di Gershwin. E più in là ancora di Burt Bacharach. Il concerto di Taormina sembra un po’ il proseguo del tour acustico. Non è vero? Certamente. E’ un proseguimento ma in versione “imponente”. E’ da un anno che lavoro a questa data. A chi devi questo incontro tra la tua musica e un’orchestra sinfonica? A Buonvino, il maestro che ha scritto tutte le parti orchestrali. E’ stato come lavorare con una “band” di tantissimi elementi. Il titolo del concerto, L’Anfiteatro… e la bambina impertinente, riprende una tua canzone dell’ultimo album. Ci puoi dire qualcosa a questo proposito? Volevo sdrammatizzare l’evento. In fin dei conti, rimango una bambina impertinente che si accosta quasi per caso alla musica sinfonica. Tutto ciò avrà un seguito discografico, non è vero? Non solo. In questi giorni sto girando un dvd. E’ la prima volta che mi esibisco nel teatro di Taormina. Dopo Taormina cosa farai? Ritornerò nei pub a fare blues. Mi piace passare da un genere all’altro. Mi diverto a spaziare da una dimensione "on the road" alla musica sinfonica. Ho una doppia faccia e tutto ciò mi piace. Questo live cade alla fine di un anno straordinario ricco di successi musicali e cinematografici. Sei soddisfatta? Sì. Taormina è la degna conclusione di un percorso artistico intorno al quale ho focalizzato tutte le mie energie. E per concludere, a quando tue nuove canzoni? Non lo so. Per adesso mi limito a pensarle. Poi, si vedrà.
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