Matrimonio, evitate fidanzamenti lunghi"L'unione di successo è quella che riesce a mantenere un elevato livello di amore sin dall'inizio, quando i partner si comportano sempre come due innamorati". Quindi niente unioni-lampo o annose. MILANO - Non più crisi del settimo anno: meglio dire "sette anni di crisi". Sembra infatti che la buona salute di un matrimonio e la sua durata abbiano radici proprio nel periodo in cui la coppia arriva a pronunciare il fatidico "si". Se dunque l'unione è burrascosa è perché l'amore non era sufficiente nemmeno il giorno del matrimonio. "L'unione di successo è quella che riesce a mantenere un elevato livello di amore sin dall'inizio, quando entrambi i partner si comportano come innamorati e procedono su questa strada". Parola di studioso. Ted L. Huston dell'Università del Texas di Austin ha condotto un'indagine che ha coinvolto ben di 168 coppie che sono state monitorate per un periodo di tredici anni. Lo psicologo americano e la sua équipe hanno seguito la relazione matrimoniale di 336 persone, intervistando le coppie subito dopo il matrimonio, dopo di primi due anni di convivenza ed infine al termine del tredicesimo anno di vita coniugale. Ogni volta è stato loro chiesto che cosa ne pensassero del loro coniuge e del loro matrimonio in generale. Sul numero di Agosto della rivista Current Directions in Psychological Science sono stati pubblicati i risultati dell'indagine: Huston scrive che le coppie felicemente sposate anche dopo tredici anni di matrimonio sono innamorate e profondamente in sintonia proprio dall'inizio della loro unione. Al contrario, quelle coppie per cui la vita da sposati è ormai solo quotidiana routine avevano dimostrato uno stato di salute della loro unione cattivo o addirittura peggiore già durante le interviste rilasciate quando erano sposi novelli. Tra le coppie destinate irrimediabilmente al divorzio alcune sono state sposate più a lungo apparentemente perché nel periodo del matrimonio ritenevano di essere pervase da un livello di amore ed affetto poco realistico. Sembra che gli uomini e le donne che si trovano in questo tipo di situazioni coniugali siano inizialmente riluttanti a riconoscere e focalizzare le qualità meno attraenti del proprio partner o ad ammettere la loro crescente disillusione sul proprio matrimonio. Diversamente, le coppie che hanno avuto a che fare con contrasti già dall'inizio della loro unione galoppano verso la rottura ad un ritmo decisamente più alto. Secondo gli autori queste persone affrontano il matrimonio sperando che un semplice "atto di unione" possa trasformare le discordie in beatitudine per poi interrompere la relazione non appena si accorgono dell'errore. Secondo i ricercatori la conclusione del discorso è che i coniugi che riescono a vivere un matrimonio lungo e felice, caratterizzato da profondo amore ed attaccamento basano la loro unione su sentimenti che hanno avuto origine durante il corteggiamento. " La maggior parte delle persone - ha detto Huston in un'intervista all'agenzia tedesca Reuters - pensa che siano le differenze insormontabili tra marito e moglie a minare le fondamenta di un matrimonio, ma ciò non è del tutto vero: il fattore più importante è la perdita della felicità e della poesia iniziale, piuttosto che l'aumento dei problemi e dei contrasti": Aggiunge che coloro che affrontano l'unione più travagliata sono coloro che hanno avuto un fidanzamento troppo lungo o troppo corto: "Coloro che non si conoscono molto bene perché si sono innamorati troppo in fretta e si illudono che l'idillio rimarrà invariato durante il matrimonio e coloro invece che percorrono insieme una lunga strada prima di sposarsi, non perché vogliono imparare il più possibile l'uno dell'altro, ma perché hanno problemi reali che cercano di mettere in disparte per sposarsi, entrambe le categorie quando scoprono che il matrimonio non ha nessuna proprietà magica o guaritrice spesso danno velocemente un taglio alla loro unione". |