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Schumi, una pole per prendere tutto


Il tedesco scatenato abbatte ogni record in Ungheria dove partirà davanti a tutti per la nona volta. Dietro a lui Coulthard e Barrichello.

BUDAPEST - Grande prova di forza di Michael Schumacher che domina, letteralmente, le qualificazioni per il Gran premio di Ungheria. Per lui pole position, record della pista, e un piccolo, ulteriore passo avanti verso il mondiale. Gli altri sono lontani, quasi nove decimi per Coulthard e Barrichello, tutti gli altri a più di un secondo. Incredibile la superiorità dimostrata dal tedesco e dalla rossa di Maranello. In testa fin dal primo tentativo, a Schumacher sono bastati solo sei giri, sui dodici a disposizione, per assicurarsi il primo posto. Addirittura Schumi si è concesso il lusso di scendere dall’abitacolo della sua Ferrari prima della fine della prove, quando Coultahard era impegnato nell’ultimo assalto alla pole, tanta era la sua sicurezza. Lo scozzese si è comunque difeso bene e guadagnando la seconda piazza mantiene in vita una piccola speranza per la gara di domani. Terzo Barrichello che, un po’ penalizzato dal traffico, non è riuscito a centrare l’obiettivo di stare davanti a tutte e due le McLaren; un piccolo neo, se vogliamo, nell’ottima giornata Ferrari.

Finalmente si fa sul serio. Dopo un giorno e mezzo di prove che valgono solo per trovare l’assetto delle vetture, si corre per decidere lo schieramento di partenza. E la pole position, qui a Budapest, vale doppio, dato che in un circuito tortuoso come quello ungherese, 14 curve in meno di quattro chilometri, superare è un azzardo quasi impossibile. Solo a Montecarlo, forse, partire davanti dà un vantaggio maggiore. Per mezz’ora non succede quasi nulla e sulla pista si vedono solo Alonso e Bernoldi. Il primo dei grandi a comparire sul tracciato dell’Hungaroring è David Coulthard, ma il suo tentativo finisce dopo una curva, frenato dal traffico. Meglio di lui fa il più piccolo dei fratelli Schumacher che trova subito un buon giro, superato però immediatamente da Trulli e poi da Hakkinen. Fuochi di paglia che si spengono non appena in pista scende la Ferrari numero uno di Michael Schumacher. Al primo tentativo Schumi piazza uno strepitoso 1’14’417, record assoluto del circuito, sotto il muro del minuto e 15 e di ben tre secondi inferiore alla pole dell’anno scorso. Barrichello lo segue a ruota con 1’14’’953. Tra le due rosse si inserisce Coulthard, con appena otto centesimi di vantaggio sul pilota brasiliano. Schumacher replica subito e piazza la mazzata decisiva, un altro giro perfetto con la macchina che sembra scorrere su dei binari. Il tempo finale, 1’14’’082 , oltre ad essere il nuovo record della pista, è inavvicinabile per tutti glia altri. Barrichello, Coultahrd, e Hakkinen provano più volte a impensierire il tedesco, ma non riescono nemmeno a migliorare le loro prestazioni.