Giustizia InfinitaCentinaia di caccia, bombardieri e tre gruppi navali sono partiti dagli Usa per il Golfo persico. Migliaia di uomini pronti a partire. Ma mancano i vaccini contro le armi chimiche. WASHINGTON – Un centinaio di aerei: caccia F-15E Strike Eagles, F-16 , bombardieri B-1 e B-52, jet-radar Awacs, aerei spia U2 e "cisterne volanti". Ecco la forza che l'America ha inviato nella regione del Golfo e nell'Oceano indiano, pronti ad attaccare appena scadrà l'ultimatum ai taleban per la consegna di Bin Laden. E’ la prima tappa dell’operazione “Giustizia Infinita”, nome in codice del piano del Pentagono per la guerra contro il terrorismo, che oggi il presidente Bush illustra al Congresso americano e alla popolazione in un discorso che andrà in onda alle 21:00 (le tre di notte in Italia). Nella regione tra il Mediterraneo e il Golfo persico, gli Stati Uniti schierano tre gruppi navali per ''un'offensiva militare su larga scala'', come l’ha definita il capo del Pentagono, Donald Rumsfeld. In Virginia, dalla base di Norfolk, è salpato mercoledì il gruppo navale della portaerei Theodore Roosevelt: a bordo ci sono oltre 15.000 marinai, divisi tra la portaerei, sei navi di scorta, 75 aerei da guerra. Un gruppo anfibio dei marine, che dovrebbe salpare domani dalla Carolina del Nord, raggiungerà il gruppo in mare. Del Marine Amphibious Ready Group, guidato dalla 'USS Bataan', fanno parte oltre 2.100 Marine, gran pare dei quali appartenenti alla 26sima unità di spedizione che ha sede alla base di Camp Lejeune. Per quest'operazione, gli Usa potranno contare anche sull'appoggio delle forze militari giapponesi, grazie ad un'apposita legge che aggira la Costituzione pacifista del Paese. Rimarrà in zona anche la portaerei 'Uss Enterprise', che avrebbe dovuto ritornare dal Golfo Persico questo mese dopo l'arrivo della 'USS Carl Vinson', ma è rimasta in allerta dopo l’attacco dell’11 settembre. I preparativi dell’operazione “Giustizia infinita” dureranno alcune settimane. Nella regione dovrebbero quindi trovarsi tre gruppi navali con portaerei, circa 200 aerei da guerra della marina, almeno 100 caccia in basi terrestri e una trentina di navi da guerra dotate di missili cruise. Bombardieri pesanti B-52 in grado di lanciare missili Cruise si trovano già nella base Diego Garcia, nell'Oceano Indiano. Una guerra su vasta scala Il segretario della Difesa Rumsfeld aveva già ribadito che la guerra contro il terrorismo andrà ben oltre la caccia al miliardario saudita Osama Bin Laden, per colpire le reti di terroristi che, secondo il ministro della difesa, si annidano in 50 o 60 paesi. “Questo non è un problema di al-Qaida o di Osama bin Laden - ha detto Rumsfeld -. Abbiamo indizi su numerosi paesi che ospitano i terroristi in tutti gli angoli della Terra”. La guerra, dichiarano le autorità militari, sarà combattuta con mezzi convenzionali e non. Per il momento non saranno mobilitati più di 35.000 riservisti e membri della Guardia Nazionale, che verranno utilizzati per le opere di sgombero delle macerie e di ricupero dei cadaveri al World Trade Center e al Pentagono, oltre che per le difese interne del paese. Armi chimiche Il Pentagono intanto denuncia la carenza di dosi del vaccino anti-antrace: una sinistra conferma dell'impreparazione delle forze armate contro la guerra chimica e batteriologica. Secondo la legislazione in atto, vengono vaccinati solo gli uomini destinati al Golfo Persico e quelli incaricati di missioni speciali. Aerei Usa nelle ex-repubbliche sovietiche Per la prima volta, l'Uzbekistan e il Tagikistan accettano di accogliere velivoli militari statunitensi. Entrambi i paesi confinano con l'Afghanistan, quindi possono fornire un importante sostegno logistico. |