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L'inferno di lava sotto il Vesuvio


Un giacimento di lava profondo otto chilometri e di quasi 400 chilometri quadrati di superficie è stato scoperto da ricercatori francesi ed italiani.

NAPOLI - L'enorme massa lavica si estenderebbe dal vulcano fino ai Campi Flegrei, alle porte di Napoli. L'accumulo di lava è molto più grande di quanto gli scienziati si aspettavano: Paolo Gasparini dell'Università Federico II di Napoli ed il suo team sono riusciti ad ottenere un'istantanea della situazione sotto la montagna e anche se dall'analisi non è possibile avere alcuna indicazione di ciò che succederà in futuro, i risultati consigliano di tenere attentamente sotto controllo la zona che è già ad alto rischio sismico.

"C'è una quantità enorme di magma sotto il Vesuvio - ha detto Gasparini - Non ci aspettavamo proprio un giacimento così vasto e profondo. Copre un'area davvero grande sotto il vulcano". Gasparini fa parte di un team europeo che ha condotto studi sugli strati rocciosi sotto il Vesuvio tra il 1996 ed il 1997. "Abbiamo raccolto una grande quantità di dati, dopodiché l'elaborazione e l'analisi di questi è stata lunga e laboriosa" dice il ricercatore. Il Vesuvio è inattivo al momento: si registra solo qualche scossa occasionale accompagnata di emissioni di gas dal cratere. Ma una potente eruzione potrebbe verificarsi da un momento all'altro.

"Il vulcano è al momento in uno stato di quiescenza, caratterizzato da emissioni gassose, dette fumarole, a basse temperature e da una moderata attività sismica (circa 100 terremoti all'anno tra lo 0,5 ed il 3,6 della scala Richter). Al momento è difficile prevedere quando potrebbe verificarsi la prossima eruzione esplosiva" è ciò che scrivono i ricercatori in un report pubblicato sulla rivista Science.
Gasparini ha usato una tecnica chiamata tomografia sismica per rilevare il giacimento di magma. L'eco ottenuta da una serie di esplosioni è stata sfruttata per ottenere una rappresentazione tridimensionale della massa lavica. Gasparini ed i colleghi al momento stanno effettuando ulteriori indagini per scoprire se la lava arriva ad estendersi anche sotto altri vulcani.