la cultura dei manga
il target del fumetto giapponese
il fumetto da sempre rappresenta nella cultura giovanile un luogo
ideale dove la fantasia puo' trovare dolce dimora,dove,per un attimo possiamo
evadere dal tram tram giornaliero e perderci in un mondo ideale impersonando gli
eroi che preferiamo.Da oltre una decina di anni poi il panorama del fumetto si
e' arricchito ulteriormente con l'entrata in scena dei manga giapponesi(il manga
non e' nient'altro che il termine con cui si individua un normale comic book)che
hanno non poco rivoluzionato il settore e finito per generare non poche
polemiche.Senza scendere troppo nei particolari si puo' dire che in sostanza i
contenuti che alcune opere presentavano(e presentano )sono molto forti e non
certo percio'adatti ai piu' piccoli.In effetti ci troviamo di fronte ad una
contraddizione non sempre messa bene in evidenza nell'ambito del panorama
fumettistico nipponico:in giappone i fumetti sono considerati vere e proprie
opere artistiche e percio' dirette ad un pubblico adulto.La contraddizione sta
nel fatto che invece in Italia i fumetti(cosi' come i cartoni animati)sono
sempre stati indirizzati ad un pubblico minore,percui e' chiaro che le tematiche
talvolta affrontate nei manga o negli episodi animati(chiamati oav),sono
difficilmente assimilabili dai piccoli lettori o spettatori.Nonostante cio', il
manga si e' comunque diffuso in Italia,ed oggi anche nei paesi piu' piccoli e'
facile trovarne alcuni.Cosicche' molti volumetti nonostante siano indirizzati ad
un pubblico maturo vengono regolarmente acquistati dai ragazzini senza che
l'edicolante se ne preoccupi.Prendiamo ad esempio il manga Golden boy di tetsuya
egava:a prima vista si presenta come un fumetto che descrive in modo ironico la
vita giovanile e il mondo liceale in particolare.Ebbene sfogliate le prime
pagine e vi troverete contenuti degni del miglior film a luci rosse.Certamente
non e' certo giusto demonizzare queste opere(di cui alcune sono veri e propri
capolavori:berserk),ma andrebbe senz'altro fatta una preventiva cernita di cosa
sia piu' giusto pubblicare dato che tali fumetti sono potenti veicoli
culturali.Ma ad una preventiva selezione si e' risposto con una deprecabile
opera di "correzione in corso" o rielaborazione dei contenuti del
manga ed in particolare degli episodi animati delle serie regolarmente trasmesse
sulle sedi nazionali.Quante volte si assiste a tagli e variazioni nei palinsesti
proprio perche' i contenuti di quell'episodio non possono essere
trasmessi.Sarebbe opportuno non trasmettere del tutto tali serie che invece
stravolgere del tutto il pensiero dell'autore.