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Numero 1233° sabato 23 novembre 2024

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l'europa politica


il mandato di cattura europeo e una piattaforma di valori comuni

Il conto alla rovescia e' iniziato.Fra poco meno di un mese la moneta unica fara' il suo ingresso trinfale nelle nostre case e tutti si domandano come le cose funzioneranno d'ora in avanti.Certo che l'Europa ne ha fatti di passi importanti;dalle rovine della guerra finalmente si e' giunti agli albori di una Unione che sara' capace di riscattare il "vecchio" continente da secoli di divisioni.Tuttavia il processo di unificazione non e' stato facile,ed ancora oggi permangono differenti visioni della futura Unione Politica Europea.La difficolta' si manifesta nel difficile tentativo di omologare differenti correnti politiche in una unica visione appartenente all'inera comunita'.Tale intendimento infatti e' ostacolato dalle potenze europee piu' forti(FRANCIA E INGHILTERRA)che non vorrebbero rinunciare alla primazia politica nell'ambito del continente mentre i Paesi meno importanti verrebbero favoriti dall'inquadramento in una scena politica e culturale piu' ampia .Realizzata quindi l'unione monetaria,sembra necessario realizzare anche quella politica soprattutto alla luce delle ultime vicende internazionali che palesano un avidente vuoto di potere non solo nello scacchiere del Mediterraneo.Dal 1986 in poi (anno dell'Atto Unico )fino ai giorni nostri si e' assistito ad alterne vicende che hanno a seconda dei casi o rallentato o accelerato il discorso politico-monetario.In generale possiamo riscontrare un comune denominatore delle vicende dei vari vertici europei come sottolineato da grandi giornalisti tra i quali il defunto Indro Montanelli:il "discorso" europeo tanto acqusta una maggiore spinta nel momento in cui si verificano eccezionali congiunture internazionali che rendono evidente l'incapacita' di singoli stati di dominare il contesto internazionale con le proprie forze e quindi senza una comune politica.Come il pericolo della diffusione del comunismo filosovietico diede impulso all'Atto Unico e poiagli inizi degli anni novanta al trattato di mastricth cosi'le vicende della ex Jugoslavia e ora dell'11 settembre hanno definitivamente fatto capire quano il contesto internazionale senta il bisogno di un quadro stabile favorito da una grande federazine di stati sul modello U:S:A.Il mandato di cattura europeo che fra poco nascera sara' forse il passo definitivo verso una politica interna comune.Tuttavia non bisogna tralasciare alcuni problemi di fondo non secondari.Se la cooperazione europea e' necessaria, ancor piu' necessario appare il problema di predisporre fonti giuridiche comuni riconosciute da tutti gli stati senza le quali si finirebbe nell'arbitrio piu' assoluto.In alcuni paesi infatti sono regolamentati reati che altri paesi non riconoscono come legittimi o che le proprie carte costituzionali non contemplano.Come si potrebbe prevedere un mandato di cattura comune se le costituzioni dei vari paesi e i diritti che contemplano sono diversi?Paesi piu' garantisti come l'Italia ne avrebbero sicuramente grave danno poiche' dovrebbero adeguarsi a regolamentazioni meno garantiste.Col pericolo che qualsivoglia giudice di tal paese possa inquisire senza limiti un cittadino italiano in base a reati che da noi non hanno regolamentazione.E' quindi necessario predisporre una piattaforma di valori comuni riconosciuti da tutti e quindi pervenire ad una vera e propria costituzione comune.