Tutti i rischi del piercingUna ricerca Usa: anche se i casi gravissimi sono pochi, la maggior parte di quelli che esibiscono una decorazione hanno bisogno del medico per disturbi. MILANO - Va tanto di moda che, almeno negli Usa, il piercing giovanile sta diventando anche un problema di pubblica Sanità . Un sondaggio pubblicato su Mayo Clinic Proceedings, cioè l'organo di uno dei più prestigiosi centri di ricerca americani, ha rivelato infatti che il 20 per cento di coloro che praticano il piercing ha bisogno dell'intervento del medico, anche se i casi gravissimi (come quello di una giovane cui un bottoncino metallico alla lingua ha provocato un ascesso cerebrale ) sono pochi. La ricerca (la prima del genere) è stata effettuata dal professor Lester Mayers, della divisione di medicina dello sport della Pace University, che ha esaminato le condizioni di 454 studenti di college. È risultato che il 60 per cento delle ragazze portava anellini o spilli in parti del corpo diversi dai lobi delle orecchie, e che il 42 per cento dei maschi aveva un piercing, compreso questa volta il lobo delle orecchie. Le zone preferite dalle ragazze per esibire la propria decorazione metallica sono l'ombelico (29 per cento), l'orecchio esterno (27 per cento), la lingua (12 per cento), il capezzolo (5 per cento). Le zone preferite dai ragazzi sono soprattutto le orecchie, in più punti (31 per cento). Più ridotte le percentuali di persone che applicano il piercing a organi genitali, labbra e sopracciglia. Ma una persona su cinque, fra questi, deve ricorrere al medico. "Si tratta soprattutto di infezioni, che richiedono brevi trattamenti con antibiotici, talvolta un drenaggio", spiega Mayers. "I problemi maggiori li abbiamo con l'ombelico: in questo caso l'infezione può richiedere un sacco di tempo per guarire, fino a sei o nove mesi. Si tratta di una zona intrinsecamente esposta ai batteri. Al secondo posto, in questa classifica dei disturbi da piercing, è l'orecchio e il padiglione auticolare". |