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Numero 1233° sabato 23 novembre 2024

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Le donne di guerra


vittime spesso involontarie

Ogni guerra che si rispetti porta immancabilmente con se il pesante fardello di dolore e morte ; in questo terribile teatro delle miserie umane; infatti si ripresenta sempre il vecchio canovaccio che prevede la morte di tante inutili comparse che vengono immolate nel nome di presunti grandi ideali, mossi spesso da turpi interessi. Ma sono tali comparse i veri attori o i veri eroi ,sono sempre le classi più deboli, (donne,vecchi,bambini), che devono pagare lo scotto di volontà altrui che per raggiungere i propri scopi ne scaricano le responsabilità sulle spalle degli innocenti.In questo quadro così drammatico come sempre il peso più grande è portato dalle donne. Negli occhi delle donne tutti noi possiamo leggere la triste condizione di un popolo.Donne che forse il mondo degli uomini relega in secondo piano,ma che in tali vicende mostrano una volta di più quanto possano valere.Valevano molto in Afghanistan pur mortificate sotto il vergognoso manto imposto dai talebani, quando poi nell'intimità delle mura domestiche organizzavano circoli femminili e sembravano per un attimo privarsi della loro odiosa condizione riscoprendo i piccoli piaceri del discorrere e del truccarsi (cosa che era loro impedito).Valgono molto ancora le donne palestinesi e israeliane, costrette a piangere la morte dei propri figli ; quelli palestinesi che si fanno esplodere negli attentati, quelli israeliani spesso vittime di questi stessi figli attentatori. Tutti gli uomini sono figli delle donne ,ma queste non sono riuscite a trasmettere al mondo il valore più importante e che solo esse ora sembrano possedere : il senso della vita. La vita che una mamma porta dapprima in grembo, poi con fatica da alla luce ,poi ancora accompagna durante il corso dell'esistenza e che infine le viene così orrendamente strappata ,è qualcosa che solo una donna può comprendere e che non ha spazio nell'arido cuore degli uomini.Le lacrime delle donne di guerra ,delle donne dei popoli oppressi, valgono più di mille immagini o di fiumi di parole.Ancora più dolorosa quindi ci appare la morte delle donne ,soprattutto di quelle che sono scomparse mentre con coraggio svolgevano il proprio lavoro,magari di reporter,come:MARIA GRAZIA CUTULI. Ma ancor più sconvolgente appare il sacrificio di quella donna kamikaze che si è lasciata esplodere provocando molte vittime tra civili; in questo si vorrebbe che le donne non emulassero gli uomini,perché, se anche loro smettono l'abito delle moderatrici e diventano guerriere il futuro del mondo sarà veramente funesto.