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Scandalo Milingo:'Avrei preferito un'altra moglie'


In una lettera scritta di suo pugno a una persona amica, l'arcivescovo di Lusaka avrebbe rivelato, 5 giorni prima di sposare Maria Sung, di preferire qualcun'altra. "Ma non era nella mia facoltà di poter scegliere".

ROMA - Monsignor Milingo in realtà nel cuore aveva un'altra donna invece della Maria Sung poi sposata con il rito di Moon? A provarlo ci sarebbe una lettera riservata dell'arcivescovo risalente addirittura a cinque giorni prima dalle clamorose nozze a New York. La missiva sarebbe scritta di suo pugno su carta intestata del Pontificio consiglio emigrazione e turismo e indirizzata a una persona amica.

''Questa mattina -scrive Milingo nella missiva datata 21 maggio 2001 - mi sono state portate altre due possibili spose provenienti dal Giappone. Erano davvero carine - confida l'arcivescovo che nella lettera le definisce " so lovely"- e avevano anche un background cattolico. Ma non era nella mia facoltà poter scegliere. A loro era stato detto di venirmi a vedere ma erano state informate che la scelta era caduta su un'altra. Ho potuto vedere sul loro volto il dispiacere".

Milingo confessa anche un altro particolare. E cioè che le sue nozze erano già fissate molto tempo prima . ''C'era una grande quantità di pretendenti -scrive l'arcivescovo di Lusaka - nel giorno in cui uscirono le pubblicazioni del mio matrimonio che era già stato programmato a febbraio''. Ma tutto era già stato stabilito: data e compagna. ''Solo cinque giorni prima delle nozze, e cioè il 21 maggio, il reverendo Moon mi ha presentato la mia partner. Mi sposerò il 27 maggio alle 11 di mattina all'hotel Hilton di New York. La mia sposa è Maria, una coreana di 43 anni''.

Nello scritto il monsignore africano dice che gli sono state mostrate ''alcune foto e le loro qualifiche accademiche". "Ma - si rammarica - come ho detto non spetta a me scegliere''. '' Accetto quella che mi è stata data. Sarà lei d'ora in poi a prendersi cura della mia vecchiaia'''.

Milingo conclude, salutando la persona amica con un ''Dio ti benedica''. E con la promessa: ''Ti scriverò ancora''. Segue la sua firma dell'arcivescovo. Il documento, di due pagine, scritto in inglese è rimasto riservato fino a oggi ed evidenzia il suo progressivo accostamento alla setta di Moon. ''Sento - osserva - sempre più ammirazione per gli scritti spirituali del reverendo Moon''.