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Trap: "Totti e Vieri: fantasia e potenza"


Il ct azzurro: "Una coppia così non ce l'ha nessuno. Bobo e Francesco si completano alla perfezione". E con la Croazia si torna al vecchio modulo: in campo anche Inzaghi, Doni in panchina.

SENDAI (GIAPPONE) - La gioia da nonno gliela ha regalata un bimbo di 4 anni, il nipote Edoardo, che ha fatto il tifo per lui dall'asilo in Italia. Ma quella da ct gli è arrivata da due ragazzi con tanta voglia di mondiale addosso. Sono bastati un paio dei loro colpi migliori, gol e genialità, a far innamorare il Mondiale di Totti e Vieri. La Francia senza Zidane frena, l'Italia con un Totti al massimo vola, la domanda di un giornalista inglese nell'affollatissima conferenza stampa di Giovanni Trapattoni, il giorno dopo l'esordio con l'Ecuador. E il ct azzurro ha capito una volta per tutte che la sua Italia ha conquistato subito la ribalta del torneo.

"Una coppia come Totti e Vieri in pochi ce l'hanno", ha ammesso il ct, godendosi un avvio di campionato che promette altre soddisfazioni. "Sono fantasia e potenza a braccetto, un binomio vincente nel calcio - la semplice verità dell'italianissimo ct - E loro due si completano perfettamente. Poche altre nazionali ce l'hanno, penso al Brasile che ora è un passo indietro. Ma soprattutto alla Francia: aspetto il rientro di Zidane per vederlo in coppia con Trezeguet. Ma fatto il confronto delle prime gare, con tutte le grandi in campo, per ora sono loro due ad aver detto che possono mettere il timbro sul Mondiale". Parole ruvide, da vocabolario del calcio del perfetto 'mister': o anche parole di chi non ha mai nascosto di affidarsi al talento dei singoli, ancor prima che a complicate macchinazioni tattiche. E a Berlusconi pronto ad elogiare la regia dell'allenatore, la risposta è compiaciuta ma esplicita: "Fa piacere: ma se gli attori non recitano la loro parte, il film non riesce".

E invece Totti e Vieri hanno studiato bene la parte, per presentarsi alla prima in gran spolvero e poter reggere tutta la stagione. "Tutti, tifosi e osservatori, speravano che al Mondiale arrivasse questo Vieri. Così è stato, e questo diventa fondamentale per noi - il trionfante annuncio di Trapattoni - Io so con quale spirito di rivalsa si stesse preparando a questo appuntamento. E il discorso vale per Totti: come altri due o tre giocatori, ha dentro una gran molla: questo conterà molto". Totti e Vieri, Vieri e Totti: dai due non si prescinde. Qualche cambio ci sarà con la Croazia, e in caso con il Messico sarà vero e proprio turn over, ma i due sono intoccabili. "Il problema della tenuta fisica di Bobo non si pone. Tre partite di seguito? Per me può giocarle benissimo". E infatti nelle varianti tattiche in vista della Croazia il centravanti resta punto fisso. Dopo la sconfitta con il Messico, Trapattoni si aspetta una Croazia ancora più arrabbiata ("Boksic, Suker, Jarni e poi Vugrinec: come squadra siamo superiori, ma temo sempre i loro colpi di classe") per questo ora il ct valuterà con attenzione i cambi da fare per la seconda partita, l'8 giugno. "Aspetto di avere relazioni sull'avversario e di sapere le condizioni di chi ha giocato: però l'idea di un ritorno al modulo con il trequartista resta - ha ribadito Trapattoni - Contro la Croazia proporrò un 4-4-2 diverso o si tornerà al 3-4-1-2: ma in ogni caso con due punte e Totti numero 10 di fatto". Ovvero trequartista. "Prima dell'Ecuador potevo sembrare timoroso, sempre lì a mettere punti e virgole: e invece avevo inquadrato la partita. Ora uno o due cambi però li faccio". Per la casella d'attacco che si libera, Inzaghi è candidato numero 1: "Pippo sta bene, però cautela".

Alle spalle preme Del Piero. Uscirà Doni. In bilico dietro Panucci, su cui il ct conta di poter puntare più a lungo possibile. "E' in grandissima forma, è da tutta la stagione che va così". Quindi probabilmente riposerà appena possibile: se sarà già alla prossima, si tornerà alla difesa a 3, diversamente sarà 4-4-2 anomalo, ovvero con Totti e tre centrocampisti. "L'80 per cento dei giocatori è già al massimo della forma, il resto deve ancora crescere: dunque abbiamo margini di miglioramento", l'altro elemento di soddisfazione. Anche perché il paragone con le altre grandi è confortante: "Tutti hanno sofferto. Rivaldo? Non ho visto la sua caduta, ora ci penserà la Fifa con la prova tv: ma uno il fair play ce l'ha dentro o non ce l'ha....Quanto alla Francia, al di là del risultato ha macinato gioco". Come la sua Italia, entrata di slancio nel Mondiale. "Io non ho dormito, avevo bevuto troppi caffé - l'ultima confessione del Trap - In tv non mi sono rivisto, non devo essere bello: però l'emozione della prima non l'avevo sentita, sarebbe come dire la storia della volpe e l'uva". Questa a giapponesi e inglesi è difficile tradurla, ma tanto a loro basta sapere di Totti e Vieri.