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Jimi Hendrix, il genio della sei corde


Il 27 novembre avrebbe compiuto 60 anni. Da Seattle, sua città natale, a Parigi mostre e concerti tributo. E per i fan un DVD sulla performance all’isola di Wight.

MILANO – Il mondo della musica ricorda in questi giorni Jimi Hendrix, il chitarrista più innovativo della storia del rock, musicista dalla genialità sregolata, istintiva, bruciante e imprevedibile. A 32 anni dalla sua morte la stella di Hendrix continua a splendere nel firmamento musicale grazie alle intramontabili canzoni che hanno rivoluzionato i canoni della musica pop dal punto di vista compositivo ed esecutivo, trasformando la chitarra elettrica in una macchina infernale capace di sprigionare emozioni incontenibili. In occasione del suo compleanno (il 27 novembre il chitarrista di Seattle avrebbe compiuto 60 anni) tre metropoli hanno scelto di rendere omaggio al musicista, a partire da Seattle che ha ospitato un concerto organizzato dalla sorella di Hendrix, Janie, con la partecipazione di Billy Cox e Buddy Miles, membri della Band of Gypsys, l’ultimo gruppo che accompagnò Hendrix in concerto.

Anche la soleggiata Los Angeles ricorda l’artista con un concerto in compagnia di personaggi storici come Noel Redding, bassista della mitica Jimi Hendrix Experience, la band che accompagnò Hendrix nel suo folgorante debutto europeo. Il musicista trovò il successo proprio in Europa dopo una dura gavetta a New York. Non a caso è una città europea, Parigi, ad ospitare la più importante iniziativa in nome del chitarrista, una mostra in programma a la Cite de la Musique battezzata Backstage. La rassegna, in programma da novembre a gennaio, accompagnerà i fan nel mondo personale e musicale di Jimi Hendrix attraverso un percorso interattivo.

Va ricordato che Hendrix tenne il suo primo concerto con gli Experience proprio in Francia. Trasferitosi a Londra nel 1966, ottenne il primo ingaggio tramite il suo manager, Chas Chandler, l’uomo che lo convinse ad abbandonare New York in cerca di fortuna. Durante uno show al Blaise di Londra Hendrix venne notato dalla rockstar francese Johnny Holliday, quella sera in compagnia di Otis Redding. Il cantante, colpito dalla tecnica del musicista, decise di ingaggiarlo per aprire i suoi concerti in Francia. Chandler organizzò la trasferta e il 13 ottobre del 1966 The Jimi Hendrix Experience tenne il primo concerto come trio nella località di Evreux. I giornalisti francesi definirono il chitarrista "un ibrido mal riuscito di James Brown e Chuck Berry" ma solo qualche mese dopo il talento di Hendrix aveva già convinto l’establishment della critica rock.

Con Backstage la Cite de la Musique propone un viaggio nella vita del musicista a partire dai primi giorni dell’infanzia esponendo collezioni di dischi, vestiti vintage, disegni, appunti, filmati e ricostruendo lo studio dove Hendrix forgiava le sue canzoni. La mostra è stata allestita grazie al materiale concesso in prestito dalla sorella di Hendrix: “Questa mostra celebra ogni cosa di Jimi – spiega Janie - partendo dal periodo americano per arrivare a quello europeo. Abbiamo concesso anche alcune cose che non sono mai state esposte, nemmeno al museo di Seattle”.

Questo mese la famiglia Hendrix e l’etichetta discografica Universal hanno pubblicato Blue Wild Angel, un DVD disponibile anche in formato cd che documenta la performance di Hendrix al festival dell’isola di Wight nel 1970. Remixato dal tecnico del suono che lavorò con Hendrix, Eddie Kramer, il DVD include tutte le canzoni del concerto tranne tre, Midnight Lightning, Hey Joe e Hey Baby, impossibili da restaurare per ragioni tecniche. Accanto alle performance, Blue Wild Angel include footage e filmati di baskstage girati dal regista Murray Lerner.