Michele Alboreto, 2000 persone al suo funeraleTRA I PRESENTI ANCHE RENE' ARNOUX E RICCARDO PATRESE Bandiere e musica jazz per l'addio a Michele Alboreto Almeno 2000 persone presenti al funerale a Basiglio. Verrà intitolato a Michele Alboreto il rettilineo del Lausitzring, il circuito vicino a Dresda dove l'ex ferrarista mercoledì ha perso la vita in un terribile incidente mentre eseguiva un test su una Audi R8. Lo ha annunciato il direttore del circuito tedesco Hans-Joerg Fischer. Intanto, nel più stretto riserbo, continuano le indagini sull'incidente che è costato la vita al pilota 44enne. La polizia tedesca, che ha aperto un'inchiesta parallelamente all'Audi, sta vagliando due ipotesi: l'errore umano e il guasto meccanico. La prima risulta la meno accreditata, in quanto l'incidente è avvenuto in pieno rettilineo mentre sul circuito le condizioni erano ottimali. Riguardo alla seconda, le fotografie della vettura hanno evidenziato che potrebbe esserci stato un afflociamento o una eplosione del pneumatico posteriore sinistro, il quale avrebbe poi fatto decollare e catapultare la macchina. Hans-Joerg Fischer ha detto che le ambulanze d'emergenza hanno impiegato due minuti a raggiungere il punto dell'incidente. Un elicottero è atterrato tre minuti più tardi ma i medici a bordo hanno spiegato che per il pilota, ormai, non c'era più nulla da fare. Nella cappella ecumenica della chiesa di Gesù Salvatore a Basiglio sono cominciati ad arrivare amici, parenti e gente comune per rendere omaggio al pilota. "E' un cordoglio discreto e sobrio, proprio come vuole la famiglia" ha commentato il parroco don Franco, che alle 16 celebrerà il rito funebre. La moglie Nadia ha invitato tutti, per espresso desiderio di Michele, a non inviare fiori ma a devolvere le eventuali offerte alla Lega Italiana per la lotta contro i tumori di Milano. Intanto è stato comunicato che verrà intitolato a Michele Alboreto il rettilineo del Lausitzring, il circuito vicino a Dresda dove l'ex ferrarista mercoledì ha perso la vita in un terribile incidente mentre eseguiva un test su una Audi R8. Lo ha annunciato il direttore del circuito tedesco Hans-Joerg Fischer. Intanto, nel più stretto riserbo, continuano le indagini sull'incidente che è costato la vita al pilota 44enne. La polizia tedesca, che ha aperto un'inchiesta parallelamente all'Audi, sta vagliando due ipotesi: l'errore umano e il guasto meccanico. La prima risulta la meno accreditata, in quanto l'incidente è avvenuto in pieno rettilineo mentre sul circuito le condizioni erano ottimali. Riguardo alla seconda, le fotografie della vettura hanno evidenziato che potrebbe esserci stato un afflociamento o una eplosione del pneumatico posteriore sinistro, il quale avrebbe poi fatto decollare e catapultare la macchina. Hans-Joerg Fischer ha detto che le ambulanze d'emergenza hanno impiegato due minuti a raggiungere il punto dell'incidente. Un elicottero è atterrato tre minuti più tardi ma i medici a bordo hanno spiegato che per il pilota, ormai, non c'era più nulla da fare. |