Treno deraglia: quaranta vittimeUn treno passeggeri è deragliato scontrandosi con un carrello lavori in Liguria, tra Bordighera e Ospedaletti. Numerose ambulanze sono giunte sul luogo. Quarantaquattro feriti, sei gravi. GENOVA - Ha riaperto nella notte la linea ferroviaria Bordighera-Ospetaletti dove lunedì sera il treno Intercity 361 Nizza-Venezia s i è scontrato con una motrice, che forse stava compiendo una manovra azzardata, e si è rovesciato, in località ?Lido Giunchetti? di Imperia. L'impatto è avvenuto all'intersezione dei binari, esattamente in quei pochi metri in cui la doppia linea ferroviaria si riduce su un'unica rotaia. Sono 44 le persone rimaste ferite nel drammatico incidente, di cui 19 di nazionalità straniera. Trasportati agli ospedali di Bordighera, Sanremo e Imperia dopo i primi accertamenti sono stati quasi tutti dimessi. Solo sei di loro, le cui condizioni hanno destato maggiori preoccupazioni, sono stati trattentuti in ospedale. Gravi soprattutto i due macchinisti. Nessuno comunque sarebbe a rischio vita. Sul treno viaggiavano ieri sera circa 250 persone, in maggioranza turisti provenienti da Francia e Spagna. L?incidente è avvenuto dopo le 22 . Sul posto sono subito intervenute nove ambulanze, la polizia del commissariato di Sanremo, la polizia ferroviaria, due pattuglie dei carabinieri e una squadra di vigili del fuoco. Il treno Intercity era partito alle 21.15 da Nizza. Giunto nel tratto fra Ospedaletti e Bordighera si è scontrato con un locomotore addetto alla manutenzione che, forse, ignorando i segnali di stop, si è immesso sulla linea ferroviaria, in quel punto a binario unico. L?impatto è stato violento soprattutto per i primi due vagoni, quelli attaccati al locomotore, uno dei quali è rimasto schiacciato, l?altro si è rovesciato su se stesso. Solo la prontezza dei riflessi e l'esperienza hanno permesso ai macchinisti dei due treni di salvarsi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e raccontato dagli stessi macchinisti feriti, l'incidente non si è trsformato in tragedia solo perché i conducenti del treno passeggeri, appena si sono resi contro che sul binario c'era un ostacolo, hanno azionato la leva "rapida" che permette il blocco d'emergenza del convoglio e si sono rifugiati nel corridoio laterale tra la cabina anteriore e quella posteriore. Difficili i soccorsi. Il luogo in cui è avvenuto lo scontro infatti è difficilmente raggiungibile perché la linea ferroviaria corre molto vicino al mare. I vigili del fuoco si sono aperti un varco con la fiamma ossidrica tra le lamiere alla ricerca di altre eventuali persone rimaste intrappolate. La maggior parte dei feriti ha riportato traumi e lesioni ma non sarebbe a rischio vita. "Eravamo appena partiti dalla stazione di Bordighera in perfetto orario - ha raccontato Paola Gabrielli, 31 anni milanese, ancora sotto choc per la drammatica esperienza -. Dopo alcuni minuti ho sentito un colpo tremendo, la luce si è spenta improvvisamente. Fuori c'era un buio pesto e si sentivano le grida di molte persone". La donna che viaggiava con il marito è rimasta illesa, mentre l'uomo, che nell'urto si è lanciato sulla moglie per proteggerla, ha riportato la frattura di una gamba. Tanta paura anche per Claude e Claudine Levy, 60 anni lui, 50 lei, in viaggio di nozze. "Stavamo anadando a Venezia in luna di miele - hanno raccontato dopo essere stati dimessi dall'Ospedale di Bordighera - quando all'improvviso il treno ha effettuato una brusca frenata. Viaggiavamo nel vagone cuccette. Siamo entrambi caduti e ci è crollata addosso la scaletta per salire sul letto più alto". Gli altri passeggeri del treno 361 sono stati trasferiti con pullman e taxi a Genova. Parte dei viaggiatori è subito ripartita per Venezia, mentre alcuni di loro ha preferito passare la notte in alberghi delle Fs a Genova e Bordighera. A stabilire la modalità dell?incidente ed eventuali responsabilità sarà ora l?inchiesta della magistratura. Dei sei feriti ancora ricoverati negli ospedali dell' Imperiese, il Saint Charles di Bordighera e il Borea di Sanremo, tre sono i macchinisti dei due convogli ferroviari coinvolti nello scontro, uno è cittadino algerino residente in Italia e due sono turisti, uno rumeno, l'altro americano. Due dei macchinisti sono più gravi: Angelo Cariello, 52 anni, di Alessandria, dipendente della società Valditerra, di novi Ligure, conducente del locomotore del carro merci che avrebbe provocato lo scontro è stato giudicato guaribile in 40 giorni. Per il secono Aldo Traverso, 43 anni, di Genova, macchinista dell'Intercity delle Fs. La prognosi è di 65 giorni. (30 APRILE 2001, ORE 23 36, ultimo aggiornamento 2 MAGGIO 2001, ORE 07:10) |